articoli estratti dal quotidiano "Il Tirreno"
Quando si è presentato alle elezioni, la lista guidata da Tommaso Serventi, professore conosciuto nell'ambito accademico romano, ma, diciamolo, ignorato negli ambienti normalisti, è passata quasi completamente inosservata, tanto da non essere nemmeno citata in alcuni degli articoli riguardanti le elezioni comunali anticipate. Poi, le votazioni e la sorpresa, un successo che non si vedeva da tantissimo tempo nell'intero universo politico italiano. Le ragioni di questo successo? Lo chiediamo direttamente al nuovo Sindaco, che ha cortesemente acconsentito alla nostra richiesta di una, seppur breve, intervista esclusiva, uscendo per un attimo dalla sua quasi proverbiale riservatezza per passeggiare con noi in questo pomeriggio soleggiato, e gustare un ottimo espresso all'esterno dello storico Foyer Café.
S: Le ragioni sono semplici. La città aveva bisogno di un volto onesto, che mettesse chiaramente sul tavolo le questioni e le affrontasse senza dubbi o vie di mezzo.
B: Si riferisce forse ai problemi di corruzione e alla discutibile gestione che gravano sulla testa della precedente amministrazione?
S: Non è un segreto che la Giunta che ci ha preceduti ha dato un esempio di quanto si possa cadere in basso se ci si arrende alle pesanti pressioni a cui ci sottopongono le altre forze presenti in questa città e, mi disgusta dirlo, forze che vengono anche direttamente da ambienti criminali.
B: Un'accusa pesante!
S: Basata sui risultati delle recenti inchieste condotte da Carabinieri e Guardia di Finanza.
B: A proposito di questo, i nostri sondaggi indicano che quest'ondata straordinaria di inchieste, oltre che alla collaborazione con i soldati della Folgore, abbia portato non solo ad un'oggettiva riduzione della criminalità organizzata in città, ma anche l'apprezzamento dei cittadini.
S: Tutti vogliamo che questa sia una città sicura dove i nostri ragazzi possano uscire la sera a divertirsi senza temere di essere aggrediti attraversando un vicolo buio. Per questo motivo l'insieme di queste operazioni delle Forze dell'Ordine ha preso il nome di "Nuovo Giorno".
B: Su suo suggerimento, alcuni sostengono.
S: In parte è vero. Il Questore è rimasto colpito da questa espressione, quando la usai nel mio discorso di insediamento.
B: Alcuni la accusano di eccessiva retorica.
S: Lo sarebbe se non credessi fermamente in tutto quello che dico. Questa città ha vissuto fin troppo tempo in mezzo a situazioni oscure e fatti vergognosamente rimasti avvolti nell'ombra. Non sono io a chiedere che tutto questo finisca, ma gli stessi cittadini.
B: Una curiosità. Lei ha alle spalle un curriculum estraneo agli affari politici. Perché adesso? Perché a Pisa?
S: Vorrei darle una risposta evocativa e "retorica", ma le cose sono molto semplici. I gruppi che mi hanno poi sostenuto mi hanno proposto di prendermi questa responsabilità e io ho accettato. La mia è stata una decisione ponderata nel tempo. Nessuna vocazione improvvisa, come ho visto a volte scritto all'interno di articoli che mi riguardavano. In fondo - dice sorridendo per la prima volta dall'inizio dell'intervista - non tutti possiamo essere folgorati sulla via di Damasco.
B: Bene, la ringrazio per il tempo che ci ha dedicato, sindaco Serventi.
S: Piacere mio. Le auguro un buon giorno.
Blitz delle forze speciali a Pontedera
Con questa operazioni, i Carabinieri infliggono il colpo di grazia alla piaga della prostituzione.
Un altro importante risultato nella lotta al traffico di prostituzione è stato portato a termine nel corso delle operazioni delle ultime settimane. Una piaga quella del traffico di esseri umani che nell'ultimo anno aveva raggiunto livelli vergognosi, tanto da finire nei reportage dei principali telegiornali nazionali e non solo. Un fenomeno reso ancora più infame dalla presenza di minori lungo la zona del Migliarino, anche durante le ore diurne. Le indagini dell'ultimo anno avevano portato a risultati effimeri o inconcludenti, a causa della corruzione interna alle amministrazioni e alla direzione sbagliata verso cui si focalizzavano le energie degli inquirenti, ovvero la località di Torre del Lago. Molte prove sembravano ricondurre l'epicentro del fenomeno all'interno della cittadina balneare, ma proprio queste ingannevoli tracce avevano impedito a chi conduceva l'investigazione di notare uno spostamento dell'asse di questo disgustoso traffico nelle zone limitrofe, fino a Pontedera. Il blitz dei Carabinieri in uno stabile posto alla sua periferia ha permesso finalmente di sgominare la cellula principale di questo sporco giro d'affari. Sembra inoltre che siano state trovate tracce che ricolleghino questo caso alla scomparsa di alcuni bambini nella zona del pisano, anche se queste voci non sono state confermate dagli inquirenti.