Notizie del 25/09/2015

Nuovi sviluppi sulle scomparse estive nell'agro pisano.
Dai rilevamenti del RIS si apre una nuova strada alle misteriose sparizioni alla periferia della città.
È di oggi l'annuncio ufficiale della Prefettura, che conferma che quelle che fino a ieri erano considerate voci di corridoio, riguardanti per le sei scomparse nei territori di San Giuliano, Cascina e Vecchiano: “i risultati del RIS hanno portato a collegare tutti e tre i casi ad un'unica pista, avvicinandoci ai presunti responsabili, confermati anche da alcune testimonianze” ha dichiarato il prefetto Attilio Visconti. Ad oggi, almeno ufficialmente, non ci sono iscritti nell'elenco degli indagati, ma già qualche mese fa si era parlato di almeno due persone viste aggirarsi sulle presunte scene del rapimento. Nonostante si continui a parlare appunto di “rapimento”, dalle tracce di sangue corrispondente a quello di almeno tre delle vittime – tutti donatori per l'AVIS - fanno temere si possa trattare di omicidio. Il prefetto ha ritenuto opportuno attenuare queste voci, pur non smentendole, come le altre che vorrebbero il coinvolgimenti di persone di etnia rom o di due giovani ragazzi, visti aggirarsi furtivamente attorno alle case di alcuni degli scomparsi. Quello che questi recenti sviluppi provano senza dubbio è che, nonostante le recenti critiche, il corpo di polizia, apparso impotente contro il vertiginoso aumento della criminalità e dei disordini civili durante l'ultimo anno, ha finalmente rialzato la testa e reso il suo operato efficace e incisivo, anche grazie alla collaborazione con la Folgore nel progetto “Strade sicure”, che hanno permesso alla città di respirare nuovamente aria pulita dal lerciume della malavita e del degrado, programma fortemente appoggiato dalla nuova giunta guidata dal Sindaco Serventi.


Alieni? Nosferatu? Dee? Ecco come l'occulto diviene palese.
Il web impazzito di segnalazioni ai confine della realtà. Fantasia o verità?
Sette sataniche, misteriose scomparse, strane visioni ... l'occulto non è una novità per la città di Pisa, come ci dimostra la vasta letteratura sull'argomento – fra cui segnaliamo il recente reportage “Fantasmi a Pisa”, di Andrea Valtriani. Si può notare negli ultimi tre anni il vertiginoso aumento di articoli “esclusivi”, su ragazzi terrorizzati e innamorati di Dee che si palesano dietro Piazza Cavalieri, su coppiette terrorizzate da creature definite “demoniache”, su Nosferatu uscito dal film, che pare aggirarsi, secondo alcune anziane, nelle serate da luglio agosto in poi. Anche le pagine di questo editoriale hanno ospitato molti di questi casi che avevano tutte le sfumature del soprannaturale in stile Grangé, Baker e King. Solo di ieri, ad esempio, l'aggressione a una coppia di anziani che sotto shock hanno parlato di una creatura mostruosa: “È stato terribile” ha dichiarato la donna ”una giovane si è avvicinata a noi; pareva una ragazza qualunque. Poi, è come tutto cambiato. Sembrava di avere di fronte un angelo della morte, di quelli vendicativi della Bibbia. Ci siamo buttati a terra, non avevamo neanche la forza di scappare. È stato un attimo, poi se n'è andata ridendo”. Se si cerca su internet , fra il mondo del web, si trovano moltissimi gruppi di appassionati che hanno iniziato a d indagare sui luoghi di questi “fenomeni”, producendo una quantità di materiale difficile da ignorare anche per gli scettici. Un fenomeno sociale questo nato dal grande revival del genere horror in chiave soft, come testimonia il grande successo editoriale di Stephenie Meyer, ma anche da una situazione cittadina di gravi disagi e atti criminali che, per efferatezza e gravità, non hanno niente da invidiare a quelli delle grandi capitali come Milano o New York. La domanda che ci si pone è, però, se davvero si possa ridurre tutti questi innumerevoli casi alla fervida immaginazione di ragazzi disagiati che riflettono questa loro passione sulla vita reale? O forse c'è qualcosa di vero in tutto questo, qualcosa di oscuro che si aggira per le vita della nostra stessa città? In fondo come sosteneva Julius Evola già agli inizi del Novecento “Il bisogno del sovrannaturale sta nel profondo della natura umana e non si può negarlo senza mutilare questa natura stessa”.