Notizie del 07/02/2015

MUORE ASSESSORE LANCIANDOSI DALLA TORRE DEL COMUNE
Il tragico gesto compiuto nella notte del 6 febbraio, forse a causa delle proteste contro il suo ufficio.

Un velo di mistero sulla tragica scomparsa di Giovanni Ferrucci, responsabile della mobilità urbana e della Polizia Municipale presso la giunta comunale del Sindaco Filippeschi. Erano circa le 5:00 quando Federico Siani, operatore ecologico, stava svolgendo la sua mansione al servizio della comunità e si ritrovato di fronte a una scena raccapricciante: il corpo di un uomo giaceva sulla pavimentazione al di sotto della torre che scandisce l’ora nella città di Pisa, orrendamente maciullato e quasi irriconoscibile. Dopo poco sul posto giungono i carabinieri, assieme a Marcello Dell’Omodarme, vigile urbano che è il primo ad identificare la vittima. Ferrucci presenta sul corpo alcuni segni che inizialmente fanno pensare ad un’aggressione, ma un’indagine approfondita sulla vita privata dell’assessore smentisce questa ipotesi e ne fa prendere in considerazione una più dolorosa, resa più concreta dai rilevamenti della scientifica sulla cima della torre e dal forte odore di alcol sui vestiti della vittima. “Da qualche tempo lo vedevamo diverso, ma nessuno avrebbe pensato che il suo malessere lo spingesse a tanto” ha dichiarato il suo sostituto, David Gay, intimo della vittima, le cui parole sono rotte dalla commozione nel ricordare l’amico scomparso. Le proteste contro il settore di cui l’assessore si occupava potrebbero essere la causa del tragico gesto: molte voci si sono levate contro gli enormi disagi indotti dai lavori straordinari di manutenzione di edifici e del manto stradale autorizzati dal Comune che hanno creato un forte disagio ai cittadini con problemi di viabilità e di stress, attraverso un abuso dell’incessante martellare dei mezzi.



VIOLENZA INCONTROLLABILE INONDA ANCHE I QUARTIERI DEL CENTRO
Continua l’escalation di brutalità e maltrattamenti che dalle zone periferiche della città arriva in Piazza delle Vettovaglie e Piazza Santa Caterina

L’aumento della pattuglie di Polizia e Carabinieri - giustificato anche dal presunto allarme bomba seguito all’espulsione dello studente turco dalla Normale – non sembra aver scoraggiato gli episodi di aggressione e malessere sociale che negli ultimi mesi hanno assunto un carattere quasi endemico all’interno della città di Pisa. Basti pensare ad una delle prime sere di quest’anno, durante la quale alcuni ragazzi sono stati ritrovati in fin di vita in uno stato quasi anemico e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, probabilmente una nuova, stupida moda nel mondo dello “sballo” notturno. Nella stessa serata, una ragazza è stata aggredita nei vicoli vicino Piazza Santa Caterina e tutt’ora versa in un precario stato psicologico, causato dallo shock. Alcuni cittadini, inoltre, sono stati vittima di feroci atti di violenza e degradazione da parte di uno stesso gruppo criminale, di cui faceva parte almeno una donna dal forte accento straniero. Questi episodi sono forse la causa dietro i recenti e feroci attacchi alla comunità magrebina locale da parte di ignoti, anche se le Forze dell’Ordine hanno indirizzato le loro indagini verso l’ambito della criminalità organizzata, legata al traffico di merce contraffatta e al mercato della droga locale. Per tranquillizzare i cittadini, il Prefetto ha dato il via a una vasta serie di operazioni che prevedono maggiori controlli nelle zone “calde” e in luoghi già tenuti sotto osservazione da Carabinieri e Guardia di Finanza, sia all’interno della città di Pisa, in collaborazione con i comuni limitrofi di Viareggio e Livorno. Queste misure talvolta invasive verso l’attività di privati ha creato nuove polemiche.


FURTO IN CHIESA. SOSPETTI ANCORA LATITANTI
Sospetto coinvolgimento di gruppi estremisti di altre nazionalità o sette sataniche.

Ancora nessuna traccia dei criminali che nel mese di gennaio, hanno forzato l’entrata della Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, canonica di riferimento per la località di Marina di Pisa. Il gruppo, composto da almeno quattro elementi, ha forzato l’ingresso durante la nottata, penetrando nell’edificio e cercando di impossessarsi di alcune icone sacre al suo interno. Il baccano prodotto dalla loro effrazione ha svegliato il parroco che è subito andato a controllare, mettendo in fuga i vandali. “Capita ogni tanto che qualche pover’uomo cerchi di rubare le scarse offerte dei fedeli, ma stavolta non sono state toccate” ha dichiarato don Vincenzo “Probabilmente l’unico intento di quei disgraziati era recare danno. Non so come spiegare altrimenti che l’unica cosa che hanno portato via è l’acqua benedetta!”. Altri oggetti sono stati trovati a terra, come il crocifisso d’argento e alcune bibbie usate per le letture, abbandonati probabilmente durante la fuga. Forse per sfogare la frustrazione per il loro fallimenti, i vandali hanno comunque deturpato alcuni frassini nei pressi della chiesa, strappando rami e pezzi dalla corteccia. Le indagini tutt’ora in corso sembrano condurre all’opera di un possibile gruppo islamico estremista, ma non si esclude nemmeno un revival del settarismo satanico a cui erano stati ricondotti alcuni episodi mai chiariti presso il quartiere dei Passi nella città di Pisa.