Epilogo #2
Nella sua grotta, l'Antica Gostanza parla da sola, spiega ogni cosa che fa, come se il suo adorato apprendista Pietro Sale fosse ancora con lei, non è la prima volta.
L'Antica Gostanza traccia in terra un complicato cerchio rituale con il proprio sangue, decisamente non è la prima volta.
L'Antica Gostanza salmodia una formula, una formula per evocare un demone, nemmeno questa è una prima volta.
Ammantato di tenebra, il volto grigio e privo di espressione, il demone compare al suo cospetto.
“Lunga notte, Gostanza. Cosa posso fare per te oggi?”
“Ti sei divertito di recente, Astaroth...”
“Non posso negarlo, è stato proprio divertente! Ma non mi piace che tu usi il mio nome con tanta leggerezza...”
“Sai, volevo ringraziarti, so che hai fatto solo il tuo interesse ma, veramente, non riesco a immaginare una punizione migliore per quel piccolo verme che ha ucciso il mio Pietro...farlo divorare da Czernobog.... deve fare male”
“Colui che si faceva chiamare Leonardo de Riccardi ha incontrato una fine dolorosa, non avere dubbi, capita quando non si rispettano i patti...Egli ha negato parte della sua identità, il suo stesso nome per sfuggirmi.”
“E' ironico vero? Le informazioni che il Chimico ti ha venduto su di lui prima di incontrare la Morte Ultima ti hanno permesso di trovarlo...”
“Già...e Pietro Sale non mi ha venduto solo quelle informazioni, ma anche una parte si se... quel grumo di rimorso e desiderio creatosi quando ha diablerizzato Nestor...”
“Cosa?!?!?”
“Eh si, cara amica, da quel grumo ho plasmato un servitore, identico al tuo adorato Chimico... Allora, saresti interessata ad averlo?”
“Come osi? Via!
Io spezzo il cerchio rituale
io ti bandisco, Scioglitore di Legami.
io ti scaccio, Portatore del Cambiamento,
io ti rinnego, Caccia Selvaggia!
“Dai, dai, non reagire così....”
Per il mio potere e per il tetragrammaton io ti allontano!
Il demone svanisce in uno zampillo di fuoco.
Gostanza si accascia e piange...
---o---
We are but older children dear who fret to find their bedtime near.
Lewis Carrol