00 11/02/2015 22:34
ESPLOSIONE DEI “PASSI”: LE RISPOSTE DALLE INDAGINI
A un mese dall’incidente, dal PM arriva finalmente la smentita su un possibile collegamento con i fatti di Torre del Lago; rimango, però, ancora punti oscuri nella vicenda.


Giunge in conclusione ad una lunga e minuziosa indagine portata avanti dalla Procura di Pisa sulla massiccia esplosione che ha fatto tremare di paura il quartiere “I Passi” e assieme ad esso l’intera città. Nella notte dello scorso 13 dicembre il dodicesimo rintocco della mezzanotte è stato accompagnato da un boato che si è sentito a chilometri di distanza: scesi in strada, gli abitanti del quartiere si sono ritrovati di fronte ad uno spettacolo che ha probabilmente ricordato loro le immagini che avevano riempito i giornali nelle settimane precedenti. Molti, nonostante il pericolo, sono invece rimasti chiusi in casa, temendo di ritrovarsi di fronte ai criminali responsabili dell’attacco a Torre del Lago, ancora senza un’identità. Inevitabilmente anche le Forze dell’Ordine hanno subito pensato a un collegamento fra i due fatti, indirizzando le indagini in quella direzione. Oggi, invece, la smentita: la causa dell’esplosione è stata individuata dai rilievi dei Vigili del Fuoco in un malfunzionamento dell’impianto elettrico a cui si è aggiunta una fuga di gas che ha provocato la deflagrazione che ha spazzato via buona parte dell’edificio. Questa la banale verità che aveva fatto tremare di paura i cittadini di Pisa.
«Fin dall’inizio non abbiamo rinvenuto tracce evidenti di un’origine dolosa dell’esplosione, nonostante alcuni media abbiano immediatamente collegato l’episodio con la presunta minaccia terroristica che, ricordiamo, l’ATPI non ha ancora confermato. I rilievi delle Polizia Scientifica, sopportate del contributo dei Vigili del Fuoco, hanno confermato la teoria dell’incidente, che, fortunatamente non ha provocato vittime». Queste le parole del PM, alla conferenza stampa che si è tenuta quest’oggi presso i locali della Questura.
Ma nonostante queste rassicuranti dichiarazioni rimangono però alcuni punti oscuri ancora a chiarire nella vicenda, a cominciare dalle testimonianze che affermano di aver notato che qualcuno fosse all’interno dell’edificio durante la serata. Altre, sostengono di aver notato alcuni uomini in abiti scuri nei pressi del perimetro, altre ancora di aver notato un furgone nero allontanarsi dal luogo poco prima che avvenisse l’esplosione. La Questura ha smentito queste voci, apparse su alcune testate, sottolineando nuovamente il carattere accidentale del fatto e che nessun indiziato compare nel registro degli indagati. Ad ogni modo, una volta tolti i sigilli, inizieranno immediatamente i lavori di ristrutturazione dell’edificio e degli stabili adiacenti danneggiati dall’onda d’urto e dai detriti, mentre i proprietari delle vetture rimaste coinvolte potranno chiedere un risarcimento direttamente all’ufficio comunale. Tutto è bene quel che finisce bene.