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Notizie del 20/03/2015

Ultimo Aggiornamento: 22/04/2015 15:58
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22/04/2015 15:58

Lo spirito di lady Woodhouse infesta il Palazzo Blu?
Dopo settimane di gemiti inspiegabili ed urla sovrannaturali, la parola agli esperti
“È senza dubbio lo spirito della moglie di Giovanni dell’Agnello: e ora sta a noi catturarlo”. Queste le parole di Patrizio Tosi, leader del gruppo di esploratori dell’incubo “Di là, Dog!”, noto ai più appassionati (e tristi) del sottobosco mentalmente discutibile Toscano.
Armati di strumenti probabilmente radioattivi e perennemente accompagnati dal fratello tisico di Scooby Doo, i membri del gruppo, cane compreso (“Dog ha un fiuto per il sovrannaturale incredibile!”), si sono proposti all’amministrazione di Palazzo Blu per risolvere un problema che forse, più che di qualche ragazzino instabile, sarebbe di spettanza delle forze dell’ordine. Nonostante questo, fonti interne al Comune suggeriscono che quest’ultimo sia stato “entusiasta” della proposta.
Stupiti? Beati voi. Chi scrive non lo è di certo: la gestione dei beni culturali cittadini è ormai definibile solo come patetica. Se gli urli che si sentono da tre settimane siano della moglie di Giovanni dell’Agnello o, più probabilmente, di una casalinga che ha scoperto insieme al marito le gioie dei farmaci cerulei, non è dato sapere. Ma ha senso propendere.


La fine del terrore
Sgominata la cellula terroristica affiliata all’Isis responsabile del caos dei furgoni neri
Il corteo che ha avuto luogo nella città il 18 marzo, alle 14 del pomeriggio, ha visto l’ultimo atto di quello che, agli occhi degli inquirenti, è parso come un vero e proprio piano preordinato alla creazione del caos.
Durante la manifestazione, organizzata dai centri sociali della sinistra cittadina, sono scoppiati gli ennesimi scontri fra manifestanti e forze dell’ordine; grazie però all’abile lavoro della Polizia, in collaborazione con le forze speciali dell’antiterrorismo, sono stati arrestati gli agitatori responsabili, risalendo la catena fino al fermo dei leader di quella che si è rivelata essere una vera e propria cellula terroristica. I capi del gruppo risultano essere Abdul Alhazred e Ajeje Brazorv, entrambi originari del Kazhakistan.
A quanto pare, la cellula era la stessa all’origine dell’attentato dei furgoni neri, nonché la responsabile del clima di odio creatosi in città negli ultimi tempi. “Crediamo che l’attentato dei furgoni, l’incremento di episodi violenti e gli scontri del 18 Marzo fossero tutto parte di un progetto per destabilizzare la città in vista di un futuro attentato di grandi dimensioni” ha affermato il Maresciallo Malacarne, dell’arma dei Carabinieri. Usando il razzismo come pretesto e mascherandosi dietro lo spettro della destra estrema, i due terroristi stavano dunque portando avanti un disegno criminoso con la complicità di svariati altri connazionali e fondamentalisti islamici; disegno che avrebbe potuto avere conseguente disastrose. “Sempre a loro è da imputarsi la responsabilità della diffusione di quella droga che lasciava molti giovani in stato catatonico e apparentemente esangue”, ha proseguito il Maresciallo.
Sebbene afflitta da più di un male, sembra che ora la città potrà finalmente tirare un sospiro di sollievo.


Vita e morte al chiaro di luna
Meridionale trovato morto sulla spiaggia
Fulvio Maria Internola, pregiudicato ventottenne, è stato trovato morto poco a sud di Torre del Lago, in circostanze ancora poco chiare. L’uomo, noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti, presentava ferite provocate da un corpo contundente, forse una mazza da baseball. Attualmente risultava essere senza fissa dimora.
La presenza di svariate bustine di droga poco lontane dal corpo sembra suggerire, come scenario più probabile, un acquisto andato male: forse l’uomo è risultato privo dei soldi necessari. O, più probabilmente, è stato vittima della brutalità di qualche spacciatore più alterato del dovuto. L’ennesima triste vicenda in uno scenario che però, stando agli ultimi rilevamenti ISTAT, vede un calo del 16% dei crimini legati alla droga. Numeri incoraggianti, che fanno auspicare simili episodi diventino in futuro sempre più rari.
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