| | | OFFLINE | Post: 38 | Età: 112 | Sesso: Maschile | |
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  19/03/2015 20:41 | |
Dodici
Grazie di essere qui stasera, zio Yorick. Sul serio, è veramente importante per me avere qualcuno con cui condividere questo momento difficile. Lo so cosa mi stai per dire: che amo troppo i monologhi. Immagino che tu sia stufo di monologhi. Quanto sei stato sepolto prima che il nostro Innamorato ti dipingesse mentre quel disgraziato ti agitava, come se fossi stato la ganascia di Caino? Smascellato, picchiato sulla crapa della vanga del becchino. E cosa non è costato nutrire e crescere queste ossa, e ora ci puoi giocare a birilli. Guardami un attimo dalle tue orbite vuote e dimmi cosa vedi? Eh? Niente? Ah,ah,ah, ah! Sei proprio un buffone. A proposito di risate, ti ricordi l’ultima volta che siamo stati quassù? Quel nano rancoroso ha strillato quasi quanto te mentre ti liberavo il cranio, uno strato di pelle alla volta. Immagino ti sia passata, visto come mi sorridi adesso. Prendi un altro po’ di gelato.
Dimmi, Yorick, dove ho sbagliato? Credevo che per rompere il ghiaccio una cosina come fargli esplodere l’Elysium li avrebbe fatti rimanere a bocca aperta. Un applauso, uno sbadiglio almeno. Niente. Siccome sono uno di quei tipi da meta-teatro, ho cercato di coinvolgerli bene bene. Li ho telefonato. Mi hanno messo in attesa. Cioè, mi hanno messo in attesa. E poi mi passano un maggiordomo dall'accento improponibile! Vaffanculo! Beviamoci sopra, senza commenti, altrimenti finiamo domani. E tu, Teseo, tieni del vino.
Cosa, Yorick? Lui chi è? Un tizio. Perché è appeso a testa in giù a quaranta metri da terra? Perché avevo un enorme bisogno di metabolizzarle la mia frustrazione dopo che ho finito tutte le stagioni di Grey’s Anatomy, espirando l’aspirazione verso l’esterno. Guardalo bene, come obbedisce all'attrazione verso il basso e come, per la sua natura cumulativa, esprime una sosta totale, con i capelli che ricadono verso il vuoto quasi a volerci mettere le radici. Il suo volto è sereno, non esprime rabbia, dolore e tutta la gamma di sentimenti che potremmo aspettarci da uno nella sua condizione; ha addirittura un'espressione di estasi che va al di là di tutto quanto gli sta capitando. Ok, forse è solo svenuto per lo shock, ma non è questo il punto. Voi due volete rimproverarmi qualcosa, vero? Pensate anche voi che abbia perso il mio tempo? Umpf! Si vede che siete dei dilettanti. Se fosse davvero così, Teseo non si troverebbe a testa in giù con il volto paonazzo. Normalmente si dice che, durante uno spettacolo, è il pubblico che trattiene il fiato prima che arrivi il prestigio. È un assunto esatto, ma incompleto. Anche per il vero mago arriva il momento di trattenere il fiato, magari di farsi prendere anche dal panico o dal senso di inutilità per dieci secondi o poco di più. È l’istante in cui l’artista impara a conoscersi, in cui si spinge ancora più a fondo nel suo delirio. Oh si, la magia è sempre frutto di un delirio, amico mio. Per questo la vera magia non fa paura né meraviglia, ma semplicemente ti lascia sospeso per un attimo, prima che la realtà ti imponga di scegliere fra uno di questi sentimenti, così da liberarti della pazzia in cui il mago ti ha appena intrappolato. Loro sono già miei prigionieri, Yorick: chissà forse qualcuno di loro lo ha già capito. In ogni caso, presto anche per i più coglioni sarà tutto chiaro, proprio come la luce del Sole. La morte è una primadonna, ha la capacità di monopolizzare l'attenzione. E l'attenzione è tanto più grande quanto più strane sono le circostanze in cui si presenta. Nello stesso tempo, in un modo o nell'altro, ha il dono di rendere protagonisti. Se ne accorgeranno, volenti o nolenti, a loro spese, quando ovunque muoveranno lo sguardo si troveranno circondati dai loro stessi corpi insanguinati stesi a terra. E tutti con occhi vitrei guarderanno a me, aspettando che restituisca loro il fiato che gli ho rubato, che liberi le loro anime che si consumano aspettando un mio sussurro. Salvaci, salvaci, salvaci, salvaci …
Tutto, adesso, dipende dal nostro gentiluomo qui sotto, da come cadrà a terra quando questa corda si spezzerà. Dritto o rovescio? Quale sarà il tuo significato? Oh, noi lo sappiamo, sai, ma di certo non te lo diremo: privare la magia del suo mistero sarebbe assurdo come togliere il suono alla musica. Ciò che è in alto è come ciò che è in basso e viceversa. Bianco e nero, grigio chiaro, grigio scuro, questo il mondo fa girar. Zack!
Aaaaah, Ambrogio, finalmente! Non sto facendo niente, giuro! Che è quella faccia? Ah, scusa, che maleducato: ti presento il caro zio Yorick. Come? Si, lo so benissimo che è una testa scarnificata. Che cos’è questo suono? No, niente, te lo giuro. Dovrebbe essere il melodico fracassarsi di un’altra testa che ha appena incontrato il suolo. No, no, no, prima che tu ribatta qualcosa, ti avverto subito che non intendo chiedere scusa per l’Arte. Suvvia, abbiamo cosa più importanti a cui pensare! La svolta è aperta e quegli ebeti cominciano davvero a farmi pena. Oh, Pisa, sii come esser solevi, torna a vedere come vedevi! Il bocciolo di Diana ha più potere che non il fiore di Cupido arciere! Ora, svegliati, Titania! E tu, cartaginese stronzo, vai per la tua strada: ma sappi che non ti allontanerai da questo bosco, non finché non ti avrò torturato per quest’offesa. Andiamo, Ambrogio, puliranno gli inquietanti netturbini: abbiamo del lavoro da fare.
A proposito, lei dov’è? |