Notizie del 08/02/2015

DECINE DI MORTI NEGLI SCONTRI DELLA NOTTE AI PIEDI DEL COMUNE
Il furgone si schianta contro il corteo dei manifestanti e esplode la violenza

Questa mattina Pisa e tutta Italia si sono svegliate con lo sgomento delle immagini che, per tutta la notte, la televisione nazionale e internazionale ha trasmesso in diretta del momento più terribile che la città abbia mai vissuto dalla Seconda Guerra Mondiale o addirittura, come alcuni di azzardano a dire, di sempre.
Erano circa le 21, quando da Piazza dei Cavalieri è partita una fiaccolata pacifica in ricordo dell’assessore Ferrucci, morto suicida dopo essere stato al centro di una vera e propria tempesta di critiche e forti contestazioni, per i suoi interventi straordinari per il benessere cittadino. La manifestazione voleva essere una forma pacifica per ricordare il noto politico e per protestare contro le misure decise dal Comune nel quadro di un politica di ridefinizione cittadina che molti non si sono fatti problemi a definire scellerata e incauta.
Il corteo è partito dalla Piazza e ha percorso lentamente le vie del centro: molti giovani, molte famiglie al suo interno. I Lungarni, chiusi al traffico per l’occasione, hanno visto sfilare centinaia di luci silenziose, in un’immagine che sarebbe potuta rimanere a lungo nel ricordo di tutti coloro che lavorano ogni giorno per combattere contro quelle forze disgregatrici che recentemente hanno minato la nostra società. Le stesse forze che sono intervenute anche ieri sera per distruggere questo sogno, come l’irruzione del più violento degli incubi nel giardino dell’Eden.
Verso le 22 e 30 il corteo si è arrestato davanti a Palazzo Pretorio, per concludere la manifestazione con un omaggio a Ferrucci nel luogo che ha visto la sua tragica morte. Improvvisamente un camioncino nero ha forzato il blocco della polizia nei pressi del Lungarno a tutta velocità, travolgendo uno degli agenti e continuando la sua folle corsa. Le persone hanno provato a scappare, ma l’altissimo numero di partecipanti ha reso impossibile ogni possibile fuga. Il furgone si è schiantato sulla folla, provocando 12 morti colpo e una ventina di feriti gravi, alcuni dei quali sono ancora in condizioni disperate presso l’ospedale di Cisanello. Alla guida un extracomunitario di cui ancora non sono state rese note le generalità.
Ancora non è chiara la situazione che si è generata subito dopo, se non che il centro di Pisa per alcune ore ha ricordato le tragiche immagini di una città in guerra, qualcosa che fino a ieri sera sembrava impensabile, nonostante i fatti terribili che hanno lacerato il paese da questo autunno nero.
Secondo alcuni testimoni, l’uomo alla guida del furgone è stato trascinato fuori dalla folla e linciato. Molti dei feriti sono stati provocati dal panico generale e dalla fuga precipitosa, causando anche un piccolo incendio che è stato domato a fatica dai soccorsi, in difficoltà a raggiungere le zone del disastro. Nel frattempo altri camioncini sono andati a schiantarsi in altre zone limitrofe al centro, all’interno di banche e negozi, sempre guidati da extracomunitari che sono stati arrestati, grazie anche alla collaborazione della Guardia di Finanza con i Carabinieri. Alcuni testimoni hanno anche riportato notizie di violenti scontri fra gruppi di persone in città, anche se le autorità non ne hanno ancora dato conferma.
Forze per paura che gli avvenimenti fossero riconducibili ad un attacco terroristico, il Sindaco ha autorizzato le forze dell’ordine a procedere con un blocco delle città che dovrebbe cessare nel pomeriggio della giornata di oggi, secondo gli ultimi bollettini. Solo nella mattinata una strana calma è calata sulla città che racchiusa in se stessa sembra essersi bloccata, incapace di tornare velocemente alla normalità, come invece hanno promesso le parole del Prefetto, dopo aver annunciato il triste conto del beccaio di questa notte di terrore e le misure che verranno prese nei prossimi giorni per garantire nuovamente la sicurezza in città, mentre sotto sembrava di sentire l’eco di una promessa già fatta già mesi fa vicino le macerie dell’’Harem di Torre del Lago.