Ultimatum | Ultimo Aggiornamento: 15/07/2016 00:19 |
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| | | OFFLINE | Post: 38 | Età: 112 | Sesso: Maschile | |
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  11/07/2016 14:09 | |
S.E. Arcangelo Giani, Principe di Firenze, baluardo della Camarilla, condottiero del Sangue Ventrue, si rivolge ai Fratelli del Dominio di Pisa.
Per troppe notti abbiamo assistito al degrado, allo sfacelo, all'anarchia che si sono impadronite di Pisa, nonostante gli eroici sforzi profusi da autentici campioni della Torre d'Avorio: non ultimo, il valoroso Antonio Badoer.
In seno al vostro Eliseo, ora, si tollerano ed istigano mormorazioni contro il Sangue dei Re, il più leale e temperante dei pilastri che sorreggono le regole che garantiscono a tutti noi godere di prolungata e confortevole esistenza.
In seno al vostro Eliseo, ora, un barbaro ospite ha levato la mano contro Donna Artemise Simon, Ancilla del Clan Ventrue: la sua punizione nulla più che un bonario rimbrotto.
In seno al vostro Eliseo, ora, gli assassini di S.E. Lorenzo Alberighi, legato a Noi da onorevole vassallaggio, hanno trovato asilo ed onori, insozzando sia pure per poche notti il rango di Custode dell'Elysium.
Ed ora, da ultimo, osate convocare e richiamare nel vostro Eliseo un uomo contro cui da lungo tempo vige la Caccia di Sangue, assassino che si gloria della prematura disastrosa perdita dell'eccellente Elisa Poschi.
Nel prendere queste malsane, perniciose scelte colui che regge Pisa e coloro che ai suoi comandi obbediscono si rendono nemici delle Tradizioni, nel colpirne con deliberato sfregio il Sangue che ne è più responsabilmente e da tempo immemore custode ed arbitro.
Nel lasciare il caos dilagare e nel coprire di ignominia coloro che, primi inter pares, si ergono a baluardo dei propri Fratelli nel mantenere salda la legge, l'ordine e la stabilità della Camarilla, questo sedicente Principe che Noi non possiamo riconoscere, si è reso platealmente nemico di tutti i Clan che alla protezione della Torre d'Avorio prestano la loro opera e forza.
Ci appare palese che è necessario nominare Anarchia quello che in queste notti state acconsentendo a lasciar accadere, ed imperdonabile oltraggio quello che è stato recato alle auguste Tradizioni che sole ci permettono di non cadere nella barbarie e nella violenza.
Se taluno credeva di poter abusare della pazienza che la Camarilla ha sin qui accordato alle eccentricità di Pisa, avrete modo di ricredervi durante il banchetto di dolore che già ora è stato allestito per le anime nere che si annidano fra voi.
Se pensate di poter ergere un trono senza il consenso ed il supporto del Sangue dei Re, ed anzi apertamente osteggiandolo e con esso la Setta per cui tanto abbiamo sacrificato, avrete contezza dell'errore in cui siete incorsi.
E nulla importerà che ciò sia stato per vostra libera scelta o trascinati da esempio malevolo.
Eppure, la misura dei Re sta nella loro misericordiosa pazienza: ed è con lo spirito di un padre che si vede costretto a punire che abbiamo vergato queste righe, affinché siate ancora in tempo a scansare il peggio della vostra punizione, e possiamo raffrenare, con magnanima lungimiranza, lo sdegno che altri Fratelli, di tutti i Clan della Camarilla, hanno provato nel sentire le notizie che Noi abbiamo udito.
Se anche la voce del sangue urlasse per ottenere soddisfazione, ciò non sarebbe giusto né appropriato: sempre porremo il bene della Camarilla dinanzi al nostro stesso appagamento, come sempre è stato e sempre sarà.
Meditate ora sulla mano che vi tendiamo, nel mostrarvi il modo di tornare onorevolmente in seno alla Camarilla, e siate consapevoli che nell'altra il flagello della giusta retribuzione è già pronto a lasciare il suo segno.
Primo
L'Anziano Gregorius dovrà presentarsi da solo e senza scorta a Firenze a rendere atto di sottomissione al Principato e chiedere perdono per le sue gravi mancanze.
Secondo
Tutti e ciascuno dei Fratelli di Pisa si presenteranno a Firenze per approfondito controllo sul loro rango, status, discendenza, e riceveranno dalle Nostre mani il riconoscimento loro dovuto.
Terzo
Il Dominio di Pisa tornerà ad essere un Contado del Dominio di Firenze: alla sua testa verrà collocato chi fra voi già sappiamo brillare di virtù e rettitudine. A lui giurerete fedeltà.
Quarto
Espellerete dal Dominio di Pisa l'esorbitante numero di Ravnos e tutti coloro che condividono il sangue di Malkav, contagiati dalla follia dei criminali Jekyll ed Azzurra ed accetterete di accogliere fra voi nuovi Flagelli, da Noi scelti per far rispettare le Tradizioni.
Se tutto questo verrà compiuto entro la mezzanotte del trentuno Luglio, la retribuzione della Camarilla potrà ancora essere arrestata. Lasciate trascorrere quel giorno invano e possa il dio in cui riponete fiducia mostrarvi misericordia, perché sul mio onore io non posso in alcun modo serbarne alcuna.
Arcangelo Giani
Principe di Firenze |
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| | | OFFLINE | Post: 2 | Città: PISA | Età: 33 | Sesso: Maschile | |
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| 11/07/2016 15:40 | |
Fottiti
Italo Boncompagni,
Sceriffo e Flagello del principato di Pisa |
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| | | OFFLINE | Post: 79 | Città: MILANO | Età: 29 | Sesso: Maschile | |
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| 15/07/2016 00:19 | |
S.E. Gregorius, Anziano de lo Sangue di Brujah,
Signore de lo Feudo Pisano, Baluardo di Costantinopoli et Protettore de li Fratelli.
Da lo mio risveglio ho dato et ricevuto fiducia da la Torre d'Avorio, mi sono prodigato ne lo estirpare quel che io et la Camarilla ritenesse ignobile et infame. Ho rispettato li fratelli tutti, et trovato vie pacifiche per garantire la sicurezza de la nostra stirpe et vie bellicose per evitare minacce ben più pericolose di parole di odio, come la chiesa.
Lo Principe S.E. Arcangelo Giani, estraneo a lo dominio pisano, si prende adesso lo diritto di imporre ordini senza mostrare lo benché minimo rispetto, usando la parola “Camarilla” come giustificazione a la sua arroganza, dando persino spiegazioni di tali scelte, come fosse un neonato bisognoso di attenzioni. Voi, S.E. Giani, vi fate chiamare la stirpe dei Re, ma da le vostre parole io vedo solamente un guitto, et è un peccato. Ho disquisito a lungo con il defunto Fratello Alberighi, et lui si, poteva definirsi Sangue di Re.
Ma io non sono un manipolatore che nasconde le sue macchinazioni per guadagnare lo potere su un territorio, non ho bisogno di dare spiegazioni per le mie azioni o di giustificarmi, soprattutto se mi si impone di farlo con cotanto astio et cotanta arroganza. Non devo farmi scudo con lo nome della Camarilla perché un fratello mi ha aggredito et le mie richieste non sono state esaudite, come un infante capriccioso.
Io devo rendere conto di quel che faccio soltanto a li miei fratelli, perché sono loro che reggono realmente lo feudo pisano. Et è a loro che darò spiegazione de le mie azioni, qualora vorranno chiedermele.
Detto questo, come si confà a persone di un certo intelletto, risponderò a le vostre richieste, nonostante la mia indignazione per cotanto odio sia pari solo a la mia anzianità.
I) Mi presenterò a Firenze come ospite gradito et Signore de lo feudo Pisano quando mi aggraderà.
II) Non risponderò a nome de li miei fratelli. Se lo vorranno, si presenteranno al vostro cospetto per diventare li vostri paggetti.
III) Lo dominio di Pisa è sotto la mia protezione, et S.E. Arcangelo Giani non deve permettersi di dire come disporre di una cosa che non gli appartiene.
IV) Lo Clan Ravnos è benvenuto a Pisa et nessuno de li suoi membri verrà espulso da lo feudo per un motivo così futile come lo alto numero. Lo discorso si estende ovviamente anche a li fratelli Malkavian.
Lo Feudo Pisano ha già lo suo Flagello et in ogni caso, vi rimando a la risposta precedente.
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- Si può catturare il vento?
- Certo, basta avere il giusto contenitore |
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