Conclusione della "Notte delle Maschere" - La fine di un'era e la Notte delle Belve.

**Cari giocatori, care giocatrici. Comincio con lo scusarmi con tutti voi per l'inadempienza dimostrata nella gestione della campagna. LE cose sono state lasciate decisamente incomplete e imperfette e meritate una spiegazione ruolistica degli ultimi avvenimenti. Ma non temete, non cederò alla facile autocritica. Colgo infatti l'occasione per comunicarvi che il progetto Vampiri - GRV ripartirà presto con un nuovo regolamento e tante altre novità. Tenete ben presente che tutto quello che è successo non andrà perduto in qualche dimenticatoio. Per l'appunto, il background della nostra campagna verrà integrato con quello della campagna "A Dracula piace la Capiroska", gestita dal prodigioso Ninni. Pertanto, sebbene io sia sempre restìo a questo genere di cose, è necessario richiedervi un grande sforzo interpretativo e pregarvi di immaginare che tutto quanto è successo durante la Notte delle Maschere sia avvenuto 15 anni fa. Questo consistente rewind ci darà modo di integrare per bene le due ambientazioni create da me e da ninni, dandovi la possibilità di giocare sia i vecchi che i nuovi personaggi. CHiudo questa piccola premessa lasciandovi alla narrazione e augurandovi come sempre un buon gioco. Un abbraccio - Antonio, Il Narratore**

Marsiglia - 29 Febbraio 2012 - Ore 01.30

*Quattro uomini. Uno sta fumando una Lucky Strike rossa. Il più alto controlla la strada che porta al molo. Un altro, tarchiato e con pochi capelli, manda un sms dal cellulare, seduto al posto di guida di un furgone blu notte. L'ultimo si volta verso gli altri. La sua voce è morbida e decisa, e tinge il suo francese di un leggerissimo accento straniero, probabilmente mediorientale*

Venite qui, sedetevi. Mettetevi comodi mentre aspettiamo il battello e ascoltate il vecchio Zander. Questa vecchia pellaccia ne ha viste di cotte e di crude ma credetemi, la cosiddetta "Notte delle Belve" è stato uno spettacolo che non mi sarei perso per nulla al mondo, anche a costo di rischiarcela... la pelle.

I fratelli sapevano bene che il dominio Pisano non fosse un territorio facile da gestire. Sapevano che sarebbero andati incontro ad una situazione spinosa, complicata e spesso pericolosa. Ma non immaginavano che dopo aver fatto tutto quanto era in loro potere per salvaguardare il principato, le cose si sarebbero messe male. No davvero. Io li ho conosciuti tutti e non esagero quando dico che tra di loro c'erano degli idioti colossali. Si Jerome, una volta mi lasciarono in gestione la corte. Per una notte. Nah, non ho voluto approfittare. Sarebbe stato come sparare ad un vecchietto zoppo. Ma nessuno di loro si aspettava una cosa del genere.

La pazienza è la virtù dei forti, si dice. E se credete che Stephan Lambert sia un debole, vi sbagliate di grosso. Infatti Lambert di pazienza ne ha dimostrata davvero tanta. Stando a quanto dice, se fosse stato meno tollerante, avrebbe massacrato “quei damerini” molto tempo prima. Ma anche un uomo “mite e gentile” come Lambert ha una soglia oltre la quale è decisamente ineducato andare. Gli ultimi eventi accaduti nel territorio pisano avevanoo portato Lambert a prendere in mano la situazione.

Insomma, cosa fa il nostro antieroe contemporaneo? Stringe un nuovo patto di alleanza con quei maledetti squilibrati di Pelzmann e Grigorij. L'ultima volta avevano fatto a pezzi a colpi di motosega e artigliate una delegazione di fratelli lucchesi. Questa volta si sono spinti oltre. Tralascio i dettagli ma vi dico una cosa: un Gangrel che cede alla bestia non lascia niente all'immaginazione. Niente. Un gangrel che cede alla bestia quando non ha più niente da perdere... beh... immaginatevi un Hummer che entra a 180 in un negozio di porcellane. Ecco.

Con una bomba atomica nel cofano.

Una cosa del genere.

Ma le cose non sono andate come è possibile immaginare. Diresti che Lambert, dopo aver scatenato l'inferno, si sarebbe goduto il suo trionfo. Beh, saresti un povero stronzo. Lambert è fatto di una pasta strana.

Si dice che subito dopo il massacro, disgustato dalla montagna di eventi che avevano portato alla catastrofe e dalla fin troppo idealistica bestialità dei fratelli sabbatici, si sia ritirato sulle Apuane. Non si sa cosa l'abbia spinto all'eremitaggio. Era stanco del gioco dei burattinai. Era stanco della cieca ferocia idealista dei sabbatici. Era stanco di dover scendere a compromessi. Di fatto, Lambert ha incarnato il tipico eroe maledetto dei racconti. Si è tuffato di testa in una pozza di sangue e il rimorso se l'è mangiato vivo.

O morto.

Beh è sempre un casino fare questi discorsi, lo sapete.

L'unica cosa certa del recente operato di Lambert è questa: non si sono avute più notizie di qualsiasi giovane fratello che abbia tentato di accedere al dominio pisano negli ultimi 15 anni. Si, ritenetevi fortunati di non avere avuto voglia di vedere quella patacca di torre pendente negli ultimi tempi.


Che ne è stato degli altri? Ah beh... è vero che sono rimasto a godermi lo show, ma non tanto da vicino da sincerarmi della sorte di quei poveracci, nè tantomeno da finire in mezzo alla catastrofe. Però posso dirti qualcosina in generale, questo si.

Moncrief è scomparso. Letteralmente. Alcuni amici di Roma però mi assicurano che se ne sta rintanato nella capitale, protetto da qualche pezzo grosso... forse un Inconnu o un Arconte. Si sta leccando le ferite il vecchio bastardo. L'unico che forse ne sa qualcosa è Charles Brasseur. Si, proprio lui, il Tremere dalle mille facce. Ah no, non chiedermi di lui, non ho la più pallida idea di dove trovarlo.

Potresti provare a fare un salto a Trapani, dove l'hanno visto l'ultima volta. Certo, ammesso che tu sia pronto a passeggiare tranquillamente nel vescovado sabbatico più incasinato d'Italia. Il fatto che il vescovo Guido Fardella sia un Malkavian non aiuta di certo. Per anni, dopo che i membri del branco dello spauracchio avevano trovato rifugio nel suo dominio, è rimasto rintanato nel suo rifugio, uscendo raramente e facendosi vedere solo da pochissimi fidati. Mai stuzzicare un lunatico paranoico, questo è certo. Comunque negli ultimi tempi pare che si stia facendo vivo più spesso, circondato da un entourage di sconosciuti che stando a quanto dice, sono i più fidati che abbia mai conosciuto. Si... Vai a fidarti di quello che dice Fardella, accomodati. Io? No no... io ho da fare.

Adesso smettila di giocare col cellulare, mi sembri una ragazzina mestruata che aspetta notizie dal pischello! E muovi il culo, queste due casse non sono leggerissime sai...




**Questo è quanto. Chiunque abbia voglia di giocare il suo vecchio personaggio della "Notte delle Maschere" mi contatti privatamente inviandomi un BREVE background di quanto ha fatto negli ultimi 15 anni e di come è sopravvissuto alla catastrofe.**